La Commissione europea presenta un Piano d'azione per democrazie dell'UE più forti

Il 3 dicembre 2020 la Commissione europea ha presentato il piano d’azione per la democrazia europea, per dare forza ai cittadini e costruire democrazie più resilienti in tutta l'UE, per affrontare le sfide poste ai nostri sistemi democratici dalla crescita degli estremismi e dalla distanza percepita tra cittadini e responsabili politici.

 

Con il  piano d'azione per la democrazia europea la Commissione annuncia misure, legislative e non, per promuovere elezioni libere ed eque e una forte partecipazione democratica, per sostenere mezzi di comunicazione liberi e indipendenti e per contrastare la disinformazione all'interno degli Stati membri dell'Unione Europea. 

Queste misure, da attuare durante tutto il mandato della Commissione, rafforzeranno la resistenza delle democrazie dell'UE e contribuiranno a rafforzare  i settori in cui i nostri sistemi democratici e i nostri cittadini sono più vulnerabili.

 
Le misure concrete definite dal piano si concentrano su tre pilastri principali:

  1. Promuovere elezioni libere ed eque

La Commissione proporrà atti legislativi sulla trasparenza dei contenuti politici sponsorizzati ("pubblicità politica"), e rivedrà  le norme sul finanziamento dei partiti politici europei. Mediante la rete europea di cooperazione in materia elettorale la Commissione rafforzerà la cooperazione tra gli Stati membri e istituirà un nuovo meccanismo operativo che consentirà scambi efficienti e tempestivi su questioni relative all'integrità delle elezioni, come la cibersicurezza delle elezioni.
La Commissione organizzerà un evento ad alto livello che riunirà varie autorità, per affrontare le sfide legate ai processi elettorali e dotare i cittadini degli strumenti per partecipare al processo democratico come elettori e candidati. A tal fine il piano d'azione promuove l'uso dei fondi strutturali dell'UE e dei finanziamenti disponibili nell'ambito del nuovo programma Europa creativa e sottolinea l'importanza della partecipazione attiva dei giovani, uno degli elementi chiave della strategia dell'UE per la gioventù. Inoltre l'UE potenzierà la capacità delle missioni di osservazione elettorale dell'UE nei paesi terzi.

  1. Rafforzare la libertà e il pluralismo dei mezzi di informazione

Negli ultimi anni la sicurezza dei giornalisti ha continuato a deteriorarsi: le minacce e gli attacchi fisici e online contro i giornalisti sono in aumento in diversi Stati membri. Per questo motivo nel 2021 la Commissione proporrà una raccomandazione sulla sicurezza dei giornalisti, richiamando in particolare l'attenzione sulle minacce contro le giornaliste, e un'iniziativa volta a limitare il ricorso abusivo alle azioni legali strategiche tese a bloccare la partecipazione pubblica (SLAPP). La Commissione collaborerà inoltre strettamente con gli Stati membri attraverso un dialogo strutturato e fornirà un finanziamento sostenibile per progetti di assistenza giuridica e pratica ai giornalisti nell'UE e in altri paesi. Infine, la Commissione presenterà ulteriori misure per sostenere il pluralismo dei mezzi di informazione e per rafforzare la trasparenza della proprietà dei mezzi di informazione e della pubblicità di Stato, tra l'altro attraverso il nuovo osservatorio sulla proprietà dei mezzi di informazione.

  1. Lottare contro la disinformazione

Il piano d'azione propone di migliorare gli strumenti di cui l'UE dispone per lottare contro le interferenze straniere, ivi compresa l'introduzione di nuovi strumenti che consentono di imporre sanzioni finanziarie ai responsabili. La Commissione dirigerà gli sforzi di revisione del codice di buone pratiche sulla disinformazione per farne un quadro di coregolamentazione degli obblighi e delle responsabilità delle piattaforme online, in linea con la prossima legge sui servizi digitali. A tal fine, nella primavera del 2021 la Commissione pubblicherà orientamenti per migliorare il codice di buone pratiche e istituirà un quadro più solido per monitorarne l'attuazione. La Commissione e l'Alto rappresentante adotteranno inoltre ulteriori misure per rafforzare la resilienza delle nostre società e promuovere i partenariati internazionali.
 
Contesto 
Il piano d'azione è stato elaborato anche in base ai dati raccolti tramite  una consultazione pubblica, che si è svolta dal 15 luglio al 18 settembre 2020. Inoltre, si costituisce come una delle principali iniziative del programma di lavoro della Commissione per il 2020, annunciata negli orientamenti politici della Presidente von der Leyen. In questo senso,  va di pari passo con il piano d'azione per i media e l'audiovisivo, insieme al nuovo meccanismo europeo per lo Stato di diritto, alla nuova strategia per rafforzare l'applicazione della Carta dei diritti fondamentali e al pacchetto di misure adottate per promuovere e tutelare l'uguaglianza in tutta l'UE. 
L'obbiettivo è completare gradualmente le azioni previste entro il 2023, un anno prima delle elezioni del Parlamento europeo, così da poter intraprendere anche un esame dei progressi compiuti e una valutazione circa la necessità di ulteriori misure. Il processo sarà portato avanti dalla Commissione mantenendo il dialogo sia con il Parlamento europeo e il Consiglio, che con l'ampia cerchia di attori nazionali, pubblici e privati, fondamentali per rafforzare la resilienza delle nostre democrazie, non limitandosi alle sole autorità governative.
 
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