La Commissione europea ha presentato una strategia europea per l'assistenza per garantire servizi di assistenza di qualità

Con la nuova strategia per l'assistenza, la Commissione europea intende superare ed ampliare gli obiettivi di Barcellona, presentando dei nuovi obiettivi da raggiungere entro il 2030.

La Commissione europea, lo scorso 7 settembre 2022, ha presentato una strategia europea per l'assistenza al fine di garantire servizi di assistenza di qualità, accessibili e a costi sostenibili in tutta l'Unione europea. La strategia è corredata di due raccomandazioni per gli Stati membri: una relativa alla revisione degli obiettivi di Barcellona in materia di educazione e cura della prima infanzia e l'altra relativa all'accesso a un'assistenza a lungo termine di alta qualità e a prezzi accessibili.                     
La strategia intende realizzare servizi di assistenza di alta qualità, accessibili e a costi sostenibili in grado di offrire benefici evidenti per tutte le fasce di età. La partecipazione all'educazione della prima infanzia ha effetti positivi sullo sviluppo dei bambini e contribuisce a ridurre il rischio di esclusione sociale e di povertà. L'assistenza a lungo termine sostiene le persone che, in ragione dell'età avanzata, di una malattia e/o una disabilità mentale o fisica, dipendono dall'aiuto di altri per svolgere le attività quotidiane, aiutandole a mantenere la loro autonomia e a vivere dignitosamente.
Investire nell'assistenza è importante per attrarre e trattenere talenti in tale settore nonché per affrontare le carenze di manodopera e realizzare il potenziale economico e di creazione di posti di lavoro del settore.
Inoltre, investire in tale campo significa anche migliorare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e la parità di genere. Le donne continuano ad assumersi le maggiori responsabilità di assistenza, dato che il 90% della forza lavoro nel settore dell'assistenza formale è costituito da donne e 7,7 milioni di donne non lavorano a causa delle responsabilità di assistenza.  
Per quanto riguarda l’educazione e la cura della prima infanzia, la Commissione propone che gli Stati membri rivedano gli obiettivi fissati nel 2002 a Barcellona, al fine di migliorare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Gli obiettivi attuali invitano gli Stati membri a fornire servizi di assistenza all'infanzia al 33% dei bambini di età inferiore ai 3 anni e al 90% dei bambini di età compresa fra i 3 anni e l'età dell'obbligo scolastico. La Commissione propone di fissare nuovi obiettivi ambiziosi, ma realistici, affinché entro il 2030 almeno:

  • il 50% dei bambini di età inferiore a 3 anni partecipi all'educazione e alla cura della prima infanzia;
  • il 96% dei bambini di età compresa tra i 3 anni e l'età di inizio dell'istruzione primaria obbligatoria partecipi all'educazione e cura della prima infanzia, come già concordato nel quadro dello spazio europeo dell'istruzione.

Invece, per quanto riguarda l’assistenza a lungo termine, la Commissione raccomanda agli Stati membri di elaborare piani d'azione nazionali per rendere l'assistenza nell'UE accessibile e di migliore qualità per tutti:

  • garantendo che l'assistenza a lungo termine sia tempestiva, completa e a prezzi accessibili;
  • aumentando l'offerta e la varietà dei servizi professionali di assistenza a lungo termine (assistenza domiciliare, sul territorio e residenziale), colmando le lacune territoriali nell'accesso all'assistenza a lungo termine, introducendo soluzioni digitali accessibili nella prestazione dei servizi di assistenza e garantendo che i servizi e le strutture di assistenza a lungo termine siano accessibili alle persone con disabilità;
  • garantendo criteri e standard di elevata qualità per i prestatori di assistenza a lungo termine;
  • sostenendo i prestatori di assistenza informale, che spesso sono donne e familiari dei beneficiari dell'assistenza, attraverso la formazione, la consulenza e il sostegno psicologico e finanziario; nonché
  • mobilitando finanziamenti adeguati e sostenibili per l'assistenza a lungo termine, anche utilizzando i fondi dell'UE.

Per migliorare le condizioni di lavoro e attrarre un maggior numero di persone, in particolare uomini, nel settore dell'assistenza, si raccomanda agli Stati membri di:

  • promuovere la contrattazione collettiva e il dialogo sociale al fine di migliorare le retribuzioni e le condizioni di lavoro;
  • garantire i più elevati standard di salute e sicurezza sul lavoro;
  • prevedere un'istruzione e formazione continua per i prestatori di assistenza;
  • combattere gli stereotipi di genere associati all'assistenza e avviare campagne di comunicazione;
  • ratificare e attuare la convenzione 189 dell'OIL sulle lavoratrici e i lavoratori domestici.

Da parte sua, la Commissione intende:

  • valutare la creazione di un nuovo dialogo sociale settoriale per i servizi sociali a livello dell'UE;
  • promuovere l'istituzione di un partenariato per le competenze nel quadro del patto per le competenze per il settore dell'assistenza a lungo termine;
  • finanziare progetti e ricerche per valutare il valore sociale ed economico del lavoro e le condizioni di lavoro nel settore dell'assistenza;
  • riesaminare l'applicazione delle norme dell'UE che disciplinano le condizioni di lavoro;
  • mappare le condizioni di ammissione e i diritti attuali dei prestatori di assistenza a lungo termine provenienti da paesi terzi ed esaminare la fattibilità dello sviluppo di regimi a livello dell'UE destinati ad attrarre i prestatori di assistenza; nonché
  • promuovere le opportunità disponibili per il personale addetto all'educazione e alla cura della prima infanzia nel quadro dei programmi Erasmus+.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul portale della Commissione europea.