La Commissione europea, lo scorso 7 settembre 2022, ha presentato una strategia europea per l'assistenza al fine di garantire servizi di assistenza di qualità, accessibili e a costi sostenibili in tutta l'Unione europea. La strategia è corredata di due raccomandazioni per gli Stati membri: una relativa alla revisione degli obiettivi di Barcellona in materia di educazione e cura della prima infanzia e l'altra relativa all'accesso a un'assistenza a lungo termine di alta qualità e a prezzi accessibili.
La strategia intende realizzare servizi di assistenza di alta qualità, accessibili e a costi sostenibili in grado di offrire benefici evidenti per tutte le fasce di età. La partecipazione all'educazione della prima infanzia ha effetti positivi sullo sviluppo dei bambini e contribuisce a ridurre il rischio di esclusione sociale e di povertà. L'assistenza a lungo termine sostiene le persone che, in ragione dell'età avanzata, di una malattia e/o una disabilità mentale o fisica, dipendono dall'aiuto di altri per svolgere le attività quotidiane, aiutandole a mantenere la loro autonomia e a vivere dignitosamente.
Investire nell'assistenza è importante per attrarre e trattenere talenti in tale settore nonché per affrontare le carenze di manodopera e realizzare il potenziale economico e di creazione di posti di lavoro del settore.
Inoltre, investire in tale campo significa anche migliorare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e la parità di genere. Le donne continuano ad assumersi le maggiori responsabilità di assistenza, dato che il 90% della forza lavoro nel settore dell'assistenza formale è costituito da donne e 7,7 milioni di donne non lavorano a causa delle responsabilità di assistenza.
Per quanto riguarda l’educazione e la cura della prima infanzia, la Commissione propone che gli Stati membri rivedano gli obiettivi fissati nel 2002 a Barcellona, al fine di migliorare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Gli obiettivi attuali invitano gli Stati membri a fornire servizi di assistenza all'infanzia al 33% dei bambini di età inferiore ai 3 anni e al 90% dei bambini di età compresa fra i 3 anni e l'età dell'obbligo scolastico. La Commissione propone di fissare nuovi obiettivi ambiziosi, ma realistici, affinché entro il 2030 almeno:
- il 50% dei bambini di età inferiore a 3 anni partecipi all'educazione e alla cura della prima infanzia;
- il 96% dei bambini di età compresa tra i 3 anni e l'età di inizio dell'istruzione primaria obbligatoria partecipi all'educazione e cura della prima infanzia, come già concordato nel quadro dello spazio europeo dell'istruzione.
Invece, per quanto riguarda l’assistenza a lungo termine, la Commissione raccomanda agli Stati membri di elaborare piani d'azione nazionali per rendere l'assistenza nell'UE accessibile e di migliore qualità per tutti:
- garantendo che l'assistenza a lungo termine sia tempestiva, completa e a prezzi accessibili;
- aumentando l'offerta e la varietà dei servizi professionali di assistenza a lungo termine (assistenza domiciliare, sul territorio e residenziale), colmando le lacune territoriali nell'accesso all'assistenza a lungo termine, introducendo soluzioni digitali accessibili nella prestazione dei servizi di assistenza e garantendo che i servizi e le strutture di assistenza a lungo termine siano accessibili alle persone con disabilità;
- garantendo criteri e standard di elevata qualità per i prestatori di assistenza a lungo termine;
- sostenendo i prestatori di assistenza informale, che spesso sono donne e familiari dei beneficiari dell'assistenza, attraverso la formazione, la consulenza e il sostegno psicologico e finanziario; nonché
- mobilitando finanziamenti adeguati e sostenibili per l'assistenza a lungo termine, anche utilizzando i fondi dell'UE.
Per migliorare le condizioni di lavoro e attrarre un maggior numero di persone, in particolare uomini, nel settore dell'assistenza, si raccomanda agli Stati membri di:
- promuovere la contrattazione collettiva e il dialogo sociale al fine di migliorare le retribuzioni e le condizioni di lavoro;
- garantire i più elevati standard di salute e sicurezza sul lavoro;
- prevedere un'istruzione e formazione continua per i prestatori di assistenza;
- combattere gli stereotipi di genere associati all'assistenza e avviare campagne di comunicazione;
- ratificare e attuare la convenzione 189 dell'OIL sulle lavoratrici e i lavoratori domestici.
Da parte sua, la Commissione intende:
- valutare la creazione di un nuovo dialogo sociale settoriale per i servizi sociali a livello dell'UE;
- promuovere l'istituzione di un partenariato per le competenze nel quadro del patto per le competenze per il settore dell'assistenza a lungo termine;
- finanziare progetti e ricerche per valutare il valore sociale ed economico del lavoro e le condizioni di lavoro nel settore dell'assistenza;
- riesaminare l'applicazione delle norme dell'UE che disciplinano le condizioni di lavoro;
- mappare le condizioni di ammissione e i diritti attuali dei prestatori di assistenza a lungo termine provenienti da paesi terzi ed esaminare la fattibilità dello sviluppo di regimi a livello dell'UE destinati ad attrarre i prestatori di assistenza; nonché
- promuovere le opportunità disponibili per il personale addetto all'educazione e alla cura della prima infanzia nel quadro dei programmi Erasmus+.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul portale della Commissione europea.