La Commissione europea ha adottato la proposta di “Atto per l'Europa interoperabile”

Con l'adozione dell'Atto per l'Europa Interoperabile l'UE intende rafforzare la cooperazione digitale transfrontaliera.

La Commissione europea ha adottato la proposta di “Atto per l'Europa interoperabile” e la relativa comunicazione per rafforzare l'interoperabilità transfrontaliera e la cooperazione nel settore pubblico in tutta l'UE.
L'Atto sosterrà la creazione di una rete di pubbliche amministrazioni digitali sovrane e interconnesse e accelererà la trasformazione digitale del settore pubblico europeo. Aiuterà l'UE e i suoi Stati membri a fornire servizi pubblici migliori ai cittadini e alle imprese, con l'intento di raggiungere gli obiettivi digitali europei per il 2030 e sostenere flussi di dati affidabili. L'interoperabilità transfrontaliera può portare a risparmi tra i 5,5 e i 6,3 milioni di euro per i cittadini e tra i 5,7 e i 19,2 miliardi di euro per le imprese che trattano con le pubbliche amministrazioni.
L'Atto per l'Europa interoperabile introduce un quadro di cooperazione per le pubbliche amministrazioni di tutta l'UE che aiuta a costruire uno scambio di dati e a concordare soluzioni digitali condivise. Questa attività raggruppa risorse preziose a sostegno degli enti pubblici di tutta l'UE e apre la strada a un migliore riutilizzo delle soluzioni esistenti a beneficio del pubblico. Difatti si intende contribuire alla rimozione degli oneri amministrativi, compresi gli ostacoli legali, organizzativi, semantici e tecnici.
L'interoperabilità del settore pubblico rappresenta la capacità delle amministrazioni di cooperare e far funzionare i servizi pubblici al di là delle frontiere, dei settori e dei confini organizzativi. Consente di risparmiare tempo e costi per i cittadini e le imprese, migliorando le loro interazioni con le amministrazioni. La lotta contro la Covid-19 è un ottimo esempio di interoperabilità efficace.
L'Atto per l'Europa interoperabile introduce:

  • Una cooperazione strutturata a livello dell'UE in cui le amministrazioni pubbliche, sostenute da attori pubblici e privati, si riuniscono nell'ambito di progetti di cui sono proprietari gli Stati membri, le regioni e le città.
  • Valutazioni obbligatorie per valutare l'impatto dei cambiamenti nei sistemi di tecnologia dell'informazione (IT) sull'interoperabilità transfrontaliera nell'UE.
  • La condivisione e il riutilizzo di soluzioni, spesso open source, alimentate da un "Portale Europa interoperabile" - uno sportello unico per le soluzioni e la cooperazione comunitaria.
  • Misure di innovazione e sostegno, tra cui sandbox regolamentari per la sperimentazione delle politiche, progetti GovTech per sviluppare e scalare le soluzioni da riutilizzare e supporto alla formazione.
  • Il futuro quadro di cooperazione per l'interoperabilità sarà guidato dal Comitato per l'Europa interoperabile. Il Consiglio sarà composto da rappresentanti degli Stati membri dell'UE, della Commissione, del Comitato delle Regioni e del Comitato economico e sociale europeo. Il Comitato avrà il mandato di concordare risorse comuni riutilizzabili, misure di sostegno e innovazione e aggiornare il Quadro europeo di interoperabilità (QEI). 

Il Programma Europa Digitale sarà il principale strumento di finanziamento per l'attuazione dell'Atto per l'Europa Interoperabile.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul portale dedicato.