La Commissione europea ha approvato l'istituzione di un anno europeo dei giovani dopo che, ad ottobre, aveva presentato la sua proposta formale per designare il 2022 come l’Anno europeo dei giovani.
Nel corso del 2022 la Commissione coordinerà una serie di attività a stretto contatto con il Parlamento europeo, gli Stati membri, le autorità regionali e locali, le organizzazioni giovanili e i giovani. Le iniziative in tal senso beneficeranno di un sostegno economico pari a 8 milioni di euro provenienti dai programmi Erasmus+ e dal Corpo europeo di solidarietà.
Per onorare, sostenere e coinvolgere i giovani a tutti i livelli, l'Anno europeo dei giovani perseguirà quattro obiettivi:
- rinnovare le prospettive positive per i giovani, con particolare attenzione agli effetti negativi che la pandemia di COVID-19 ha esercitato su di loro, evidenziando al contempo in che modo le transizioni verde e digitale offrono opportunità ai giovani e alla società in generale;
- sostenere i giovani, anche attraverso l'animazione socioeducativa, in particolare i giovani con minori opportunità, provenienti da contesti svantaggiati ed eterogenei o appartenenti a gruppi vulnerabili ed emarginati, affinché acquisiscano conoscenze e competenze pertinenti e diventino quindi cittadini attivi e impegnati, ispirati da un senso di appartenenza all'Europa;
- aiutare i giovani ad acquisire una migliore comprensione delle varie opportunità a loro disposizione e a promuoverle attivamente, a livello europeo, nazionale, regionale o locale;
- integrare le politiche a favore dei giovani in tutti i settori strategici dell'Unione, in linea con la strategia dell'UE per la gioventù 2019 – 2027.
I programmi dell'UE esistenti dedicati ai giovani, come Erasmus+ e il Corpo europeo di solidarietà, svolgeranno ovviamente un ruolo centrale nell'attuazione e nel finanziamento delle attività.
Nel corso dell'Anno europeo saranno realizzate alcune iniziative come, ad esempio, ALMA programma per aiutare i giovani che non lavorano e non studiano a trovare lavoro abbinando un sostegno all'istruzione, alla formazione professionale o all'occupazione nel paese di origine con un tirocinio in un altro paese dell'UE.
Nel presentare la sua proposta, la Commissione ha invitato gli Stati membri a nominare un coordinatore nazionale incaricato di organizzare la partecipazione a livello nazionale all'Anno europeo dei giovani.
Dal 22 ottobre al 21 novembre si è svolta un'indagine online per raccogliere aspettative e suggerimenti sull’anno europeo dei giovani. Da una relazione sull'indagine emerge che sono pervenute quasi 5 000 risposte da tutti gli Stati membri. La maggior parte degli intervistati (58,8%) ha affermato di voler contribuire attivamente all'Anno europeo dei giovani.
L'Anno sarà anche collegato alla Conferenza sul futuro dell'Europa, in cui i giovani svolgono un ruolo cardine. Un terzo di ciascun panel europeo di cittadini è costituito da giovani, di età compresa tra i 16 e i 25 anni, e una uguale percentuale di giovani figura tra gli ambasciatori dei panel, che trasmettono raccomandazioni alle sessioni plenarie della Conferenza e discutono con i deputati al Parlamento europeo, i politici nazionali, i Commissari e altri membri della plenaria che rappresentano gli organismi dell'UE e la società civile.
Entro la fine del 2023 la Commissione presenterà una relazione sull'attuazione, sui risultati e sulla valutazione globale delle iniziative, che comprenderà anche idee per ulteriori sforzi comuni nel settore della gioventù per consolidare l'eredità dell'Anno.
Maggiori informazioni sono disponibili sul portale della Commissione.