La guerra russa-ucraina ha segnato il ritorno del conflitto ad alta intensità nel continente europeo. La strategia industriale europea in materia di difesa (EDIS) definisce una visione chiara e a lungo termine per conseguire la risposta veloce industriale della difesa nell'Unione europea. Come primo strumento immediato e centrale per realizzare la strategia, la Commissione europea ha presentato il 5 marzo anche una proposta legislativa per un programma europeo per l'industria della difesa (EDIP) e una serie di misure volte a garantire la disponibilità e l'approvvigionamento tempestivi di prodotti per la difesa.
La strategia delinea le sfide cui deve far fronte attualmente la base industriale e tecnologica di difesa europea (EDTIB), ma anche l'opportunità di sfruttare appieno il suo potenziale e delinea una direzione per il prossimo decennio. Per aumentare la preparazione industriale europea nel settore della difesa, gli Stati membri devono investire di più, meglio, insieme. Per sostenere gli Stati membri nel conseguimento di tali obiettivi, la strategia industriale europea in materia di difesa presenta una serie di azioni volte a:
- sostenere un'espressione più efficiente della domanda di difesa collettiva degli Stati membri. Ciò si baserà su strumenti e iniziative esistenti, quali il piano di sviluppo delle capacità (CDP), la revisione coordinata annuale sulla difesa (CARD) e la cooperazione strutturata permanente (PESCO). Sarà sostenuta incentivando la cooperazione degli Stati membri nella fase di acquisizione delle capacità di difesa;
- garantire la disponibilità di tutti i prodotti per la difesa attraverso un'EDTIB più reattiva, in qualsiasi circostanza e orizzonte temporale. Saranno sostenuti gli investimenti degli Stati membri e dell'industria europea della difesa nello sviluppo e nell'immissione sul mercato di domani di tecnologie e capacità di difesa allo stato dell'arte. Sono inoltre proposte misure volte a garantire che l'EDTIB disponga di ciò di cui ha bisogno anche nei periodi di crisi, aumentando in tal modo la sicurezza dell'approvvigionamento dell'UE;
- garantire che i bilanci nazionali e dell'UE sostengano con i mezzi necessari l'adeguamento dell'industria europea della difesa al nuovo contesto della sicurezza;
- integrare una cultura della preparazione alla difesa in tutte le politiche, in particolare chiedendo una revisione della politica di prestito della Banca europea per gli investimenti quest'anno;
- sviluppare legami più stretti con l'Ucraina attraverso la sua partecipazione alle iniziative dell'Unione a sostegno dell'industria della difesa e stimolare la cooperazione tra l'UE e le industrie della difesa ucraine;
- collaborare con la NATO e i partner strategici europei, che condividono gli stessi principi e internazionali e cooperare più strettamente con l'Ucraina.
La strategia stabilisce indicatori volti a misurare i progressi compiuti dagli Stati membri verso la preparazione industriale. Gli Stati membri sono invitati a:
- acquisire almeno il 40 % del materiale di difesa in modo collaborativo entro il 2030;
- garantire che, entro il 2030, il valore degli scambi di difesa intra-UE rappresenti almeno il 35 % del valore del mercato della difesa dell'UE;
- Compiere progressi costanti verso l'acquisizione di almeno il 50 % del proprio bilancio per gli appalti nel settore della difesa all'interno dell'UE entro il 2030 e il 60 % entro il 2035.
Il programma europeo per l'industria della difesa (EDIP) è la nuova iniziativa legislativa che passerà dalle misure di emergenza a breve termine, adottate nel 2023 e fino al 2025, a un approccio più strutturale e a più lungo termine per raggiungere la prontezza industriale nel settore della difesa. L'EDIP comprende aspetti sia finanziari che normativi. L'EDIP mobiliterà 1.5 miliardi di EUR del bilancio dell'UE nel periodo 2025-2027 per continuare a rafforzare la competitività dell'EDTIB.
Il sostegno finanziario dell'EDIP estenderà in particolare la logica di intervento dell'EDIRPA (sostegno finanziario a titolo del bilancio dell'UE per compensare la complessità della cooperazione tra gli Stati membri nella fase di appalto) e dell'ASAP (sostegno finanziario alle industrie della difesa che aumenta la loro capacità produttiva), al fine di incoraggiare ulteriormente gli investimenti dell'EDTIB. Sosterrà inoltre l'industrializzazione dei prodotti derivanti da azioni cooperative di R &S. sostenute dal Fondo europeo per la difesa. Il bilancio dell'EDIP può essere utilizzato anche per istituire un fondo per accelerare la trasformazione delle catene di approvvigionamento della difesa (FAST). Tale nuovo fondo mirerà ad agevolare l'accesso al finanziamento tramite debito e/o capitale proprio per le PMI e le piccole imprese a media capitalizzazione che industrializzano tecnologie di difesa e/o fabbricano prodotti per la difesa. Il bilancio dell'EDIP rafforzerà inoltre la cooperazione industriale dell'UE nel settore della difesa con l'Ucraina e sosterrà lo sviluppo della sua base industriale e tecnologica di difesa. A tal fine, l'EDIP potrebbe eventualmente attingere a finanziamenti supplementari dai proventi straordinari derivanti da attività sovrane russe immobilizzate (fatta salva la decisione del Consiglio su proposta dell'alto rappresentante).
Per quanto riguarda gli aspetti normativi, l'EDIP presenta soluzioni innovative. Metterà a disposizione un nuovo quadro giuridico, il programma "Struttura per gli armamenti europei" (SEAP), per facilitare e intensificare la cooperazione degli Stati membri in materia di attrezzature di difesa, in piena complementarità con il quadro PESCO. Comporta inoltre un regime a livello dell'UE per la sicurezza dell'approvvigionamento di materiale di difesa, che garantirà un accesso costante a tutti i prodotti per la difesa necessari in Europa e fornirà un quadro per reagire efficacemente a eventuali future crisi di approvvigionamento di prodotti per la difesa. Inoltre, l'EDIP consentirà l'avvio di progetti europei di interesse comune in materia di difesa, con un potenziale sostegno finanziario dell'UE e propone di istituire una struttura di governance, in cui gli Stati membri siano pienamente coinvolti, per garantire la coerenza generale dell'azione dell'UE nel settore dell'industria della difesa
Per maggiori informazioni consultare il comunicato stampa della Commissione europea.