Lo strumento SURE prevede l’erogazione di prestiti a condizioni favorevoli per aiutare gli Stati membri ad affrontare l'improvviso aumento della spesa pubblica volta a preservare l'occupazione. Nello specifico, è destinato a coprire i costi direttamente connessi al finanziamento dei regimi nazionali di riduzione dell'orario lavorativo e di altre misure analoghe, anche rivolte ai lavoratori autonomi, introdotte in risposta alla pandemia di coronavirus.
Per garantire le condizioni favorevoli dei prestiti, l’erogazione dei fondi da parte della Commissione è preceduta dall’emissione di obbligazioni a titolo dello strumento SURE che ricevono l'etichetta di "obbligazioni sociali". Come le precedenti, anche questa quarta emissione di obbligazioni sociali nell'ambito dello strumento SURE dell'UE, ha suscitato molto interesse da parte degli investitori, traducendosi in condizioni di prezzo favorevoli dei prestiti contratti dalla Commissione, trasferite direttamente da quest’ultima agli Stati membri.
In questa quarta tranche il Belgio ha ricevuto 2 miliardi di euro, Cipro 229 milioni di euro, l'Ungheria 304 milioni di euro, la Lettonia 72 milioni di euro, la Polonia 4,28 miliardi di euro la Slovenia 913 milioni di euro, la Spagna 1,03 miliardi di euro, la Grecia 728 milioni di euro e l'Italia 4,45 miliardi di euro. Tutti e 9 gli Stati membri avevano già beneficato di una delle precedenti tranche di fondi SURE nel corso del 2020.
Con le erogazione odierne la Commissione ha finora allocato un totale di 53,5 miliardi di euro tra 15 Stati membri, nell'ambito dello strumento SURE: per una panoramica degli importi erogati fino ad ora e delle scadenze delle diverse obbligazioni, consultare il seguente link.
Lo strumento SURE può fornire fino a 100 miliardi di euro di sostegno finanziario a tutti gli Stati membri. La proposta della Commissione per mettere 90,3 miliardi di euro di sostegno finanziario a disposizione di 18 Stati membri, è disponibile al seguente link.
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