La Commissione accoglie con favore l'accordo politico tra Parlamento europeo e Consiglio sul Dispositivo per la ripresa e la resilienza

La Commissione europea ha accolto con favore l'accordo politico raggiunto tra il Parlamento europeo e il Consiglio sullo Dispositivo per la ripresa e la resilienza (Recovery and Resilience Facility - RRF). Lo strumento, elemento chiave di NextGenerationEU, svolgerà un ruolo cruciale nel mitigare l'impatto economico e sociale della pandemia del coronavirus e nel rendere le economie e le società europee più sostenibili, resistenti e meglio preparate alle transizioni verdi e digitali.

 
Lo Dispositivo per la ripresa e la resilienza, al centro di NextGenerationEU, metterà a disposizione 672,5 miliardi di euro in prestiti e sovvenzioni per sostenere le riforme e gli investimenti intrapresi dagli Stati membri.  In base all’accordo raggiunto, che richiede ancora l'approvazione definitiva del Parlamento europeo e del Consiglio, è previsto che il campo di applicazione del Dispositivo si strutturi intorno a sei pilastri: transizione verde; trasformazione digitale; crescita e occupazione intelligente, sostenibile e inclusiva; coesione sociale e territoriale; salute e resilienza; politiche per la prossima generazione, bambini e giovani, compresa l'istruzione e le competenze.
Una volta che il regolamento definitivo sarà entrato in vigore, gli Stati membri potranno presentare i loro piani nazionali per la ripresa e la resilienza, definendo un pacchetto coerente di riforme e di progetti di investimento che tengano conto della direzione definita nei sei pilastri.
Alcuni punti specifici definiti nell’accordo:

  • Green Deal: minimo del 37% della spesa per investimenti e riforme contenute in ogni piano nazionale di ripresa e resilienza dovrebbe sostenere gli obiettivi climatici (recentemente rivisti in chiave più ambiziosa con il sostegno del Consiglio europea alla riduzione del 55% delle emissioni di ggas serro entro il 2030); inoltre, il principio du "non arrecare danni significativi" all'ambiente dev’essere rispettato da tutti gli investimenti e le riforme.
  • Decennio Digitale: Un minimo del 20% della spesa per gli investimenti e le riforme contenute in ogni piano nazionale di ripresa e di resilienza presentato dagli Stati membri dovrebbe sostenere la transizione digitale.

 
Più in generale, i piani nazionali di ripresa e di resilienza dovranno essere in linea con le sfide individuate nelle Raccomandazioni specifiche per paese stilate nell'ambito del semestre europeo, il quadro per il coordinamento delle politiche economiche e sociali in tutta l'Unione.
Per quanto riguarda l’accordo raggiunto, si definisce un forte ruolo di governance dello strumento per la ripresa e la resilienza affidato al Parlamento europeo, costituito in un regolare "dialogo sulla ripresa e la resilienza" tra Parlamento e Commissione in cui il primo potrà invitare quest’ultimo a discutere dei diversi punti relativi allo strumento. Sarà inoltre stituito e reso pubblico un quadro di valutazione per fornire informazioni sui progressi compiuti nell'attuazione dello Strumento e dei Piani nazionali. Gli Stati membri infine saranno chiamati a mettere in atto forti misure di protezione degli interessi finanziari dell'Unione, soprattutto per prevenire le frodi, la corruzione e i conflitti di interesse.
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