Brexit: entrato in vigore dal primo gennaio l'accordo sugli scambi e la cooperazione tra l'UE e il Regno Unito

Il 24 dicembre, al termine di negoziati intensi, la Commissione europea e il Regno Unito hanno raggiunto un accordo per definire le condizioni della futura collaborazione, accordo poi approvato dal Regno Unito, dal Parlamento europeo e dal Consiglio tra 29 dicembre e 30 dicembre. Tra i punti principali la protezione degli interessi europei, garanzie di concorrenza leale e prosecuzione della cooperazione negli ambiti di interesse comune.

 
L'accordo di recesso, che garantisce un recesso ordinato del Regno Unito dall'Unione, riguarda i diritti dei cittadini, la liquidazione finanziaria, il periodo di transizione, i protocolli su Irlanda/Irlanda del Nord, Cipro e Gibilterra, la governance e altre questioni relative alla separazione.  La politica estera, la sicurezza esterna e la cooperazione in materia di difesa non sono invece contemplate dall'accordo in quanto il Regno Unito non ha voluto negoziare tali temi.
L'accordo sugli scambi e la cooperazione contempla un certo numero di settori di interesse dell'Unione. Il documento va molto più oltre dei normali accordi di libero scambio e fornisce una solida base per conservare l’amicizia e cooperazione di lunga data tra le due parti. Salvaguarda l'integrità del mercato unico e l'indivisibilità delle quattro libertà (persone, merci, servizi e capitali). Allo stesso tempo, rispecchia il fatto che il Regno Unito sta abbandonando l'ecosistema dell'Unione di norme e di meccanismi di vigilanza e di applicazione delle norme comuni, e pertanto non potrà più beneficiare dei vantaggi derivanti dall'appartenenza all'UE o dal mercato unico. Infine,  l’accordo non contempla le sfere della politica estera, la sicurezza esterna e la cooperazione in materia di difesa, in quanto il Regno Unito non ha voluto negoziare tali temi.
Il progetto di accordo sugli scambi e la cooperazione comprende tre pilastri principali.
Un accordo di libero scambio: un nuovo partenariato economico e sociale con il Regno Unito

  • L'accordo riguarda non solo gli scambi di merci e servizi ma anche un'ampia gamma di altri settori di interesse dell'Unione, quali gli investimenti, la concorrenza, gli aiuti di Stato, la trasparenza fiscale, i trasporti aerei e stradali, l'energia e la sostenibilità, la pesca, la protezione dei dati e il coordinamento in materia di sicurezza sociale.
  • Dispone l'assenza di tariffe e contingenti su tutte le merci conformi alle opportune regole in materia di origine.
  • Entrambe le parti si sono impegnate a garantire una solida parità di trattamento mediante la salvaguardia di livelli elevati di protezione in settori quali la tutela dell'ambiente, la lotta contro i cambiamenti climatici e la fissazione del prezzo del carbonio, i diritti sociali e del lavoro, la trasparenza fiscale e gli aiuti di Stato, con un'efficace applicazione delle regole a livello nazionale, un meccanismo vincolante di risoluzione delle controversie e la possibilità, aperta a entrambe le parti, di adottare misure correttive.
  • L'Unione europea e il Regno Unito hanno concordato un nuovo quadro per la gestione comune delle risorse ittiche nelle acque di pertinenza. Il Regno Unito potrà imprimere ulteriore sviluppo alle attività di pesca britanniche, mentre saranno salvaguardate le attività e le fonti di sussistenza delle comunità della pesca europee, in uno spirito di conservazione delle risorse naturali.
  • In merito ai trasporti l'accordo prevede che la connettività per via aerea, stradale, ferroviaria e marittima prosegua ininterrotta e in modo sostenibile, anche se l'accesso ai mercati si ridurrà rispetto alle opportunità offerte dal mercato unico. Sono comprese disposizioni volte a garantire che la concorrenza tra gli operatori dell'UE e del Regno Unito avvenga in condizioni paritarie, in modo da non compromettere i diritti dei passeggeri e dei lavoratori né la sicurezza dei trasporti.
  • In materia di energia l'accordo fornisce un nuovo modello per gli scambi e l'interconnettività, con garanzie di concorrenza aperta e leale, anche per quanto riguarda le norme di sicurezza per le attività offshore e la produzione di energia rinnovabile.
  • Nel coordinamento della sicurezza sociale l'accordo è finalizzato a garantire una serie di diritti dei cittadini dell'Unione e di quelli del Regno Unito. Tali disposizioni riguardano i cittadini dell'UE che lavorano nel Regno Unito, vi si recano o vi si trasferiscono, e i cittadini del Regno Unito che lavorano nell'UE, vi si recano o vi si trasferiscono dopo il 1º gennaio 2021.
  • Infine l'accordo permette al Regno Unito di continuare a partecipare a diversi programmi faro dell'Unione europea nel periodo 2021-2027 (a condizione di un contributo finanziario del Regno Unito al bilancio dell'UE), quali Orizzonte Europa.

 
Un nuovo partenariato per la sicurezza dei nostri cittadini

  • L'accordo sugli scambi e la cooperazione stabilisce un nuovo quadro in materia di cooperazione delle autorità di contrasto e giudiziarie in materia penale e civile. Riconosce la necessità di un'intensa cooperazione tra le polizie e le autorità giudiziarie nazionali, in particolare per combattere e perseguire penalmente il crimine e il terrorismo transfrontalieri. Istituisce nuove capacità operative, tenendo conto del fatto che il Regno Unito, in quanto paese terzo al di fuori dell'area Schengen, non disporrà delle strutture su cui poteva contare prima. La cooperazione in materia di sicurezza può essere sospesa in caso di violazioni da parte del Regno Unito dell'impegno di mantenere l'adesione alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo e di vegliare sul suo rispetto a livello nazionale.

Un accordo orizzontale in materia di governance: un quadro che resiste alla prova del tempo

  • Per offrire la massima certezza del diritto alle imprese, ai consumatori e ai cittadini, un capitolo dedicato alla governance chiarisce con quali modalità l'accordo sarà gestito e controllato. Istituisce inoltre un consiglio di partenariato misto incaricato di accertarsi che l'accordo sia applicato e interpretato correttamente, che discuterà tutte le questioni che dovessero presentarsi.
  • Meccanismi vincolanti di applicazione delle norme e di risoluzione delle controversie garantiranno il rispetto dei diritti delle imprese, dei consumatori e dei singoli. Ciò significa che le imprese nell'Unione europea e nel Regno Unito saranno in concorrenza in condizioni paritarie e nessuna delle due parti farà uso della propria autonomia normativa per concedere sovvenzioni sleali o creare distorsioni della concorrenza.
  • Entrambe le parti potranno in caso di violazioni dell'accordo adottare misure ritorsive settoriali, che si applicheranno a tutti i settori del partenariato economico.

Maggiori informazioni sul contenuto dell’accordo qui e qui.
Dopo il raggiungimento dell’accordo da parte della Commissione europea e del Regno Unito, il testo è stato firmato il giorno stesso da Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, Charles Michel, Presidente del Consiglio europeo in carica e Boris Jhonson primo ministro del Regno Unito.
A seguire, il 29 gennaio il Regno Unito ha comunicato l’avvenuta ratifica dell’accordo di recesso secondo le proprio procedure interne, e il Parlamento europeo ha approvato in plenaria l'accordo di recesso.
Il 30 gennaio, infine, il Consiglio ha adottato, mediante procedura scritta, la decisione relativa alla conclusione dell'accordo a nome dell'UE.
Maggiori informazioni sulla cronologia dell’approvazione dell’accordo di recesso al seguente link.