I negoziati sulla proposta quadro per il prossimo bilancio a lungo termine dell’Unione Europea vedono la Commissione europea, le presidenze di turno del Consiglio e il Parlamento europeo impegnati dal 2018. In risposta alla crisi del coronavirus, nel maggio 2020 la Commissione aveva proposto lo strumento temporaneo per la ripresa NextGenerationEU, dotato di 750 miliardi di €, oltre a un rafforzamento mirato del bilancio a lungo termine dell'UE per il periodo 2021-2027.
Alcuni dei principali elementi del compromesso del 10 novembre 2020:
- Oltre il 50% del bilancio a sostegno della modernizzazione rispetto a diversi obbiettivi strategici: le politiche in materia di ricerca e innovazione finanziate tramite il programma Orizzonte Europa; le transizioni climatiche e digitali eque, attraverso il Fondo per una transizione giusta e il programma Europa digitale; la preparazione, la ripresa e la resilienza, attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza, rescEU, e un nuovo programma per la salute, EU4Health.
- Le politiche tradizionali come la politica di coesione e la politica agricola comune continuano a ricevere un notevole sostegno finanziario, con l’obbiettivo di dare stabilità e contribuire alla modernizzazione.
- Il 30% dei fondi dell'UE verrà speso per combattere i cambiamenti climatici con particolare attenzione alla protezione della biodiversità e alla parità di genere: è la più alta percentuale di sempre rispetto al bilancio più elevato di sempre.
- Rafforzamento dei meccanismi di flessibilità volti a garantire la possibilità di fare fronte a esigenze impreviste.
- Impegno dell’UE a assumere prestiti a costi favorevoli sui mercati finanziari e ridistribuire gli importi per finanziare la ripresa, come proposto nel maggio 2020 e concordato dai leader europei il 21 luglio 2020.
- Possibile l'introduzione di nuove risorse proprie al fine di contribuire al rimborso del prestito. Tra le proposte annunciate dalla Commissione: un meccanismo di adeguamento delle emissioni di CO2 alle frontiere e su un prelievo sul digitale entro giugno 2021, in vista della loro introduzione entro il 1º gennaio 2023; riesame del sistema di scambio delle quote di emissione dell'UE nella primavera 2021, eventualmente estendendolo al trasporto aereo e marittimo. In aggiunta, nuove risorse proposte dalla Commissione potrebbero comprendere un'imposta sulle transazioni finanziarie e un contributo finanziario collegato al settore societario, oppure una nuova base imponibile comune per l'imposta sulle società. La Commissione lavorerà per presentare una proposta entro giugno 2024.
- Per quanto riguarda la tutela del bilancio dell'UE, per la prima volta, l'UE disporrà di un meccanismo specifico volto a proteggere il proprio bilancio dalle violazioni dello Stato di diritto, come convenuto il 5 novembre.
Il Quadro Finanziario Pluriennale (2021-2027) e l'accordo interistituzionale approvati il 10 novembre devono ora essere formalmente adottati dal Parlamento europeo e dal Consiglio, in linea con i rispettivi ruoli e procedure. Parallelamente, occorre proseguire i lavori verso l'adozione definitiva di tutti gli altri elementi del pacchetto, comprese la legislazione settoriale e la decisione sulle risorse proprie. Alcuni dei punti specifici, quale decisione sulle risorse proprie, che consentirà alla Commissione di contrarre prestiti, richiederanno una ratifica da parte di tutti gli Stati membri.
Nel frattempo dovranno svolgersi i negoziati sul bilancio annuale per il 2021. Il periodo di conciliazione di 21 giorni, durante il quale il Parlamento europeo e il Consiglio devono raggiungere un accordo, quest'anno è compreso tra il 17 novembre e il 7 dicembre.
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