Dopo un articolato processo negoziale tra Consiglio e Parlamento europeo in merito alla proposta di bilancio per il prossimo anno, il 4 dicembre è stato raggiunto un accordo provvisorio che sarà definitivamente approvato in occasione della prossima sessione plenaria del Parlamento.
Il bilancio per il 2019 prevede 165,8 miliardi di € di stanziamenti di impegno (ovvero gli importi autorizzati in un determinato anno) e 148,2 miliardi di € di stanziamenti di pagamento (ovvero i finanziamenti che saranno erogati).
Quasi la metà dei fondi – 80,5 miliardi di € in stanziamenti di impegno – sarà destinata a stimolare l'economia, l'occupazione e la competitività in Europa; a titolo esemplificativo:
- 12,3 miliardi di € (+10% rispetto al 2018) saranno erogati in favore della Ricerca e dell’Innovazione nell’ambito del programma Orizzonte 2020
- 3,8 miliardi di € a sostegno delle reti infrastrutturali attraverso il meccanismo per collegare l'Europa (Connecting European Facility)
- 57,2 miliardi di €, messi a disposizione nell’ambito della Politica di coesione tramite i fondi strutturali e d'investimento europei (fondi SIE), contribuiranno a ridurre le disparità economiche, sia a livello nazionale sia tra gli Stati membri;
- 2,8 miliardi di € saranno destinati all'istruzione tramite il progetto Erasmus+ (+20% rispetto al 2018);
- 143 milioni di € finanzieranno il Corpo europeo di solidarietà che permetterà di svolgere attività di volontariato o lavoro nell'ambito di progetti nel proprio paese o all'estero;
- altri 350 milioni di €, resi disponibili mediante l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile, saranno destinati a sostenere i giovani nelle regioni caratterizzate da un alto tasso di disoccupazione;
Alla Politica agricola saranno destinati 59 miliardi di € mentre alla gestione efficace della migrazione e alla tutela delle frontiere saranno destinati circa 2,5 miliardi di € che serviranno per rafforzare la guardia di frontiera e costiera europea, l'Agenzia dell'UE per l'asilo e altre agenzie che operano nel settore delle frontiere e dei visti nonché lo strumento per i rifugiati in Turchia affinché possa continuare a fornire cibo, istruzione e alloggio a quanti fuggono dalle guerre in Siria e altrove.
Dopo l’approvazione definitiva del bilancio 2019, le istituzioni europee sono chiamate a raggiungere un’altra tappa fondamentale, quella dell’accordo sul prossimo Quadro Finanziario Pluriennale nel quale saranno articolate le priorità politiche su cui l’Unione intende investire per il periodo 2021-2027. L’auspicio diffuso è che, diversamente da quanto accaduto con il corrente Bilancio pluriennale 14-20, si giunga ad un accordo unanime e all’approvazione del nuovo QFP prima delle prossime elezioni europee in modo da garantire una più tempestiva definizione dei programmi e della relativa regolamentazione attuativa e la loro piena operatività sin dall’inizio del prossimo periodo di programmazione.