"Ungheria: 1000 anni in Europa", è il titolo del nuovo Quaderno di Geopolitica dell'Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG) di Roma a cura di Dario Citati, Fanni Mandak e Daniele Scalea.
Presentato nei giorni scorsi a Roma, il volume prende in considerazione la storia d'interrelazioni fra l'Italia e l'Ungheria. Autori italiani e magiari descrivono innanzitutto l'Ungheria nel contesto europeo per poi passare alle relazioni fra i due Paesi. Relazioni millenarie, come ha ricordato l'ambasciatore ungherese in Italia, Peter Paczolay, e che malgrado le visioni divergenti di oggi continuano a essere solide. Proprio in virtù di questa solidità, afferma, le incomprensioni in sede Ue legate al tema migratorio, possono essere superate.
Particolare attenzione è poi dedicata al tema dei rapporti economici ''Negli anni Settanta - scrivono i curatori - l'Italia rappresentava il secondo partner commerciale'' dell'Ungheria. Malgrado i due Paesi appartenessero a due diversi blocchi politici durante la guerra fredda, le relazioni economiche erano strette: ''Un settore di grande rilievo fu il turismo. Già nel 1987 circa 157 mila turisti italiani erano passati in Ungheria,mentre 74 mila Ungheresi avevano visitato le bellezze dell'Italia". Anche sul piano degli investimenti, sottolinea il volume, ''il capitale italiano è presente in tutti i settori ungheresi, aggiudicandosi il settimo-ottavo posto nella classifica degli investitori esteri e coprendo un ruolo importante nel settore bancario ungherese''. Anche l'Ungheria, rimarcano, ''è presente sul mercato italiano, specie nel settore farmaceutico ed energetico''.