La Commissione europea ha elaborato il nuovo piano d'azione europeo per l'e-government, che mira a promuovere la transizione verso una nuova generazione di servizi e-government aperti, flessibili e ininterrotti a livello locale, regionale, nazionale ed europeo.
Il piano è volto a rendere i servizi efficienti negli altri Stati membri quanto lo sono nel paese d'origine, nonché ad aprire la strada per consentire agli utilizzatori di "configurare" attivamente i servizi pubblici on-line che meglio rispondono alle loro esigenze.
Il nuovo piano d'azione per l'e-government prevede quaranta punti specifici da realizzare nell'arco dei prossimi cinque anni per consentire a cittadini e imprese di utilizzare servizi online per registrare una società, iscriversi ed accedere alla previdenza sociale e all'assistenza sanitaria, iscriversi all'università o partecipare a gare d'appalto per la fornitura di beni e servizi alle pubbliche amministrazioni.
Le pubbliche amministrazioni nazionali giocheranno un ruolo centrale nell'attuazione del piano d'azione, mentre la responsabilità principale della Commissione europea sarà quella di migliorare le condizioni per lo sviluppo di servizi di e-government transfrontalieri. A tal proposito, occorre stabilire dei prerequisiti, ad esempio per quanto riguarda interoperabilità, firma elettronica (e-Signature) e identificazione elettronica (e-Identification).
Le misure del piano d'azione rientrano in quattro categorie:
- Responsabilizzazione degli utilizzatori;
- Mercato interno;
- Efficienza ed efficacia delle pubbliche amministrazioni;
- Attuazione dei prerequisiti per lo sviluppo di soluzioni di e-government.
Fonte: Europa - Rapid