Agenda digitale europea: le nuove priorità nel digitale per il 2013-2014

La Commissione europea ha adottato sette nuove priorità per l'economia e la società digitali

Il 18 dicembre 2012 la Commissione europea ha adottato sette nuove priorità per l'economia e la società digitali. L'economia digitale sta crescendo sette volte più velocemente rispetto al resto dell'economia, ma il suo potenziale è ostacolato da un quadro strategico paneuropeo non omogeneo.

Se l’Agenda digitale aggiornata venisse attuata appieno, nei prossimi otto anni il PIL europeo aumenterebbe del 5%, ovvero di 1 500 EUR/persona. Per raggiungere questo risultato occorre potenziare gli investimenti nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), innalzare il livello di competenze digitali della forza lavoro, innovare nel settore pubblico e riformare le condizioni di base per l’economia di internet. In termini di impiego, senza un’azione a livello paneuropeo da qui al 2015 rischia di rimanere vacante fino a un milione di posti di lavoro in ambito digitale, mentre se venissero create le infrastrutture necessarie ne potrebbero essere creati fino a 1,2 milioni. A lungo termine si arriverebbe alla creazione di 3,8 milioni di posti di lavoro in tutti i settori dell'economia.

Le nuove priorità individuate sono:

  1. Creare un nuovo contesto normativo stabile per la banda larga
  2. Nuove infrastrutture per servizi digitali pubblici attraverso il Meccanismo per collegare l'Europa
  3. Avviare una grande coalizione sulle competenze e i posti di lavoro in ambito digitale
  4. Proporre una strategia e una direttiva UE in materia di sicurezza informatica
  5. Aggiornamento del quadro UE relativo ai diritti d'autore
  6. Accelerare il "cloud computing" attraverso il potere d’acquisto del settore pubblico
  7. Avviare una nuova strategia industriale per l'elettronica – un "airbus di chip"

Fonte: Commissione europea - Rappresentanza in Italia
 

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