La Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica sulla direttiva UE relativa al riutilizzo dell'informazione del settore pubblico. L'informazione del settore pubblico investe tutti i tipi di dati generati da enti pubblici - ad esempio carte geografiche, informazioni meteorologiche, giuridiche, finanziarie, economiche e relative al traffico - che chiunque può riutilizzare in prodotti innovativi come sistemi di navigazione a bordo dei veicoli, previsioni del tempo e applicazioni per informazioni di viaggio che possono essere scaricate sugli smart phone.
I contributi di questa consultazione, aperta fino 30 novembre 2010, offriranno spunti per la revisione della direttiva sul riutilizzo dell'informazione del settore pubblico, parte dell'Agenda digitale europea, che mira a concorrere al raggiungimento degli obiettivi dell'UE di aumentare la competitività, l'innovazione e la creazione di posti di lavoro.
La direttiva del 2003 ha avuto effetti positivi in vari settori, come quello geografico e meteorologico, ma la Commissione ha avvertito che, affinché l'economia UE possa beneficiare delle piene potenzialità di questo materiale, gli Stati membri devono sopprimere i restanti ostacoli al suo riutilizzo, tra cui la discriminazione tra gli utenti potenziali, tariffe eccessive per il riutilizzo e complesse politiche sulle licenze. Ha inoltre messo in evidenza problemi di ordine pratico, come la disinformazione sui dati del settore pubblico disponibili e la miopia degli enti pubblici riguardo al potenziale economico dei loro dati.
La Commissione è giunta alla conclusione che la direttiva del 2003, nella versione attuale, non ha ancora raggiunto l'effetto voluto e ha deciso di compiere un'ulteriore revisione entro il 2012, quando si disporranno di maggiori prove sull'incidenza, sugli effetti e sull'applicazione delle norme UE in materia di informazioni del settore pubblico. Tale revisione, che costituisce una delle azioni principali dell'Agenda digitale europea, si baserà anche sui risultati della consultazione.