Acque di balneazione. Sempre più siti europei possono vantare un'eccellente qualità delle acque

La relazione annuale sulla qualità delle acque di balneazione pubblicata il 23 maggio 2017 dall'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) e dalla Commissione europea, evidenzia che oltre il 96% dei siti di balneazione soddisfa i requisiti di qualità minimi stabiliti dalla normativa europea. Sono stati più dell'85% i siti di balneazione monitorati in tutta Europa nel 2016 che soddisfano i requisiti più rigorosi e che hanno visto attribuirsi la qualifica di “eccellente”, il che significa che sono per lo più esenti da inquinanti pericolosi per la salute umana e l'ambiente.

La relazione conferma che da quarant'anni le spiagge e i siti di balneazione in tutta Europa risultano sempre più puliti. La valutazione ha riunito campioni di acqua raccolti in oltre 21.000 siti di balneazione costieri e interni e fornisce una buona indicazione dei migliori siti in cui quest'estate sia possibile trovare la migliore qualità delle acque. L'acqua di balneazione è campionata e monitorata per la contaminazione fecale proveniente dalle acque reflue o dagli allevamenti.

 

Negli ultimi anni la grande maggioranza delle zone di balneazione in Europa può vantarsi di avere acque di buona qualità. Nel 2016 il 96,3% dei siti soddisfaceva il requisito di qualità minimo (“sufficiente”) stabilito dalla direttiva dell'UE sulle acque di balneazione, con un lieve aumento rispetto al 96,1% registrato nel 2015. Oltre l'85% (85,5) dei siti di balneazione soddisfaceva i requisiti più rigorosi della menzione “eccellente” della qualità dell'acqua, dall'84,4% registrato nel 2015.

 

La relazione riguarda i siti di balneazione di tutti gli Stati membri dell’Unione europea e di due paesi non UE: Albania e Svizzera. Le acque di balneazione europee risultano più pulite rispetto a 40 anni fa,  in quanto sono stati ridotti i quantitativi di rifiuti urbani e industriali non trattati o parzialmente trattati che vengono scaricati in acqua. Oltre alla relazione, l'AEA ha pubblicato anche una mappa interattiva aggiornata con le valutazioni di tutti i siti di balneazione. Sui siti web dell'AEA e della Commissione europea dedicati alle acque di balneazione sono disponibili le relazioni per paese aggiornate e informazioni sulla direttiva sulle acque di balneazione.

 

La relazione evidenzia che:

  • nel 2016 tutti i siti di balneazione analizzati in Austria, Croazia, Cipro, Estonia, Grecia, Lituania, Lussemburgo, Lettonia, Malta, Romania, e Slovenia hanno conseguito almeno la menzione di qualità “sufficiente”.
  • in cinque paesi il 95% o più dei siti di balneazione sono stati valutati di qualità “eccellente”: Lussemburgo (tutti gli 11 siti di balneazione), Cipro (99% di tutti i siti), Malta (99% di tutti i siti), Grecia (97% di tutti i siti) e Austria (95% di tutti i siti).
  • nel 2016 l'1,5% (1,4% per i paesi dell'UE) dei siti di balneazione è stato valutato di qualità “scarsa”. Fra le stagioni balneari 2015 e 2016 il numero assoluto dei siti valutati negativamente è sceso da 383 a 318 (da 349 a 302 per i paesi dell'UE).
  • il numero più elevato di siti di balneazione con una qualità delle acque scarsa è stato registrato in Italia (100 siti, pari all'1,8%), Francia (82 siti, pari al 2,4%) e Spagna (39 siti, pari all'1,8%).

 

Per maggiori informazioni visitare il sito web della Settimana verde dell'UE. a