Abbinamento delle transizioni verde e digitale in un nuovo contesto geopolitico. La Commissione europea adotta la relazione di previsione strategica 2022

La Commissione europea ha adottato la nuova relazione di previsione strategica 2002 volta ad individuare dieci settori d'intervento fondamentali.

La Commissione ha adottato lo scorso 29 giugno la relazione di previsione strategica 2022 "Abbinamento delle transizioni verde e digitale in un nuovo contesto geopolitico". La relazione ha individuato dieci settori d'intervento fondamentali, con l'obiettivo di massimizzare le sinergie e la coerenza tra le ambizioni climatiche e quelle digitali.
Le transizioni verde e digitale dominano l'agenda politica della Commissione definita dalla presidente von der Leyen nel 2019. Alla luce dell'aggressione russa ai danni dell'Ucraina, l'Europa sta rafforzando ulteriormente il proprio ruolo di leader mondiale in materia di clima e digitale, tenendo gli occhi puntati sulle grandi sfide come l'energia, l'alimentazione, la difesa e le tecnologie di punta. La relazione di previsione strategica 2022 presenta un'analisi orientata al futuro delle interazioni tra queste due transizioni, tenendo conto del ruolo delle tecnologie nuove ed emergenti e dei principali fattori geopolitici, sociali, economici e normativi che incidono sul loro abbinamento.
L'energia, i trasporti, l'industria, l'edilizia e l'agricoltura — i cinque maggiori responsabili delle emissioni di gas a effetto serra nell'UE — sono fondamentali per abbinare efficacemente la transizione verde e quella digitale. Le tecnologie svolgeranno un ruolo chiave nel ridurre l'impronta di carbonio di questi settori permettendo il conseguimento della neutralità climatica e della circolarità entro il 2050.
Vi saranno nuove tecnologie in grado di:

  • nel settore dell'energia, contribuire a rafforzare la sicurezza energetica dell'UE migliorando la previsione della produzione e della domanda di energia, prevenendo perturbazioni legate alle condizioni meteorologiche o agevolando gli scambi transfrontalieri;
  • nel settore dei trasporti, offrire una nuova generazione di batterie o tecnologie digitali che consentirà nuovi progressi verso la sostenibilità e la mobilità multimodale;
  • in tutti i settori industriali, saranno realizzati i gemelli digitali — una controparte virtuale di un oggetto o processo fisico, che utilizza dati in tempo reale e apprendimento automatico — volti a migliorare la progettazione, la produzione e la manutenzione;
  • nel settore dell'edilizia, migliorare la modellizzazione delle informazioni di costruzione (building information modelling, BIM) e garantire l'efficienza energetica e idrica;
  • nel settore agricolo, migliorare l'informatica quantistica, in combinazione con la bioinformatica, per promuovere la comprensione dei processi biologici e chimici necessari per diminuire l'uso di pesticidi e fertilizzanti.

L'attuale instabilità geopolitica conferma la necessità di accelerare le transizioni e di ridurre le nostre dipendenze strategiche. Nel breve ciò continuerà a ripercuotersi sui prezzi dell'energia e dei prodotti alimentari. A medio e lungo termine, l'accesso sostenibile alle materie prime essenziali per la duplice transizione resterà di fondamentale importanza, incentivando il passaggio a catene di approvvigionamento più brevi e meno vulnerabili e la rilocalizzazione in paesi amici.
L'abbinamento richiederà anche di imperniare il modello economico dell'UE sul benessere, sulla sostenibilità e sulla circolarità. Il ruolo dell'UE nella definizione di norme globali sarà decisivo e il suo successo dipenderà dall'equità sociale e dall'agenda per le competenze, oltre che dalla mobilitazione degli investimenti pubblici e privati. 
Vi sono dieci principali settori d’intervento:

  1. rafforzare la resilienza e l'autonomia strategica aperta nei settori fondamentali per la duplice transizione, ad esempio attraverso il lavoro dell'Osservatorio dell'UE delle tecnologie critiche o la politica agricola comune per garantire la sicurezza alimentare;
  2. intensificare la diplomazia verde e digitale, sfruttando il potere normativo e di standardizzazione dell'UE e promuovendo nel contempo i valori dell'Unione e i partenariati;
  3. gestire strategicamente l'approvvigionamento di materie prime e materiali critici, adottando un approccio sistemico a lungo termine per evitare una nuova trappola della dipendenza;
  4. consolidare la coesione economica e sociale, ad esempio rafforzando la protezione sociale e lo Stato sociale, facendo in modo che anche le strategie di sviluppo regionale e gli investimenti svolgano un ruolo importante;
  5. adattare i sistemi di istruzione e formazione a una realtà tecnologica e socioeconomica in rapida trasformazione e sostenere la mobilità dei lavoratori in tutti i settori;
  6. mobilitare ulteriori investimenti adeguati alle esigenze future in nuove tecnologie e infrastrutture — in particolare in ricerca e innovazione e nelle sinergie tra capitale umano e tecnologia — con progetti transnazionali fondamentali per mettere in comune le risorse dell'UE, nazionali e private;
  7. sviluppare quadri di monitoraggio per misurare il benessere tenendo conto anche di elementi diversi dal PIL e valutare le opportunità offerte dalla digitalizzazione ma anche la sua impronta complessiva in termini di carbonio, energia e ambiente;
  8. garantire un quadro normativo adeguato alle esigenze future per il mercato unico, che favorisca modelli imprenditoriali e di consumo sostenibili, ad esempio riducendo costantemente gli oneri amministrativi, aggiornando gli strumenti della politica degli aiuti di Stato o applicando l'intelligenza artificiale all'elaborazione delle politiche e alla partecipazione dei cittadini;
  9. rafforzare l'approccio globale alla normazione e capitalizzare il vantaggio derivante dal ruolo di apripista dell'UE in materia di sostenibilità competitiva, con al centro il principio "ridurre, riparare, riutilizzare e riciclare";
  10. promuovere un solido quadro per la cibersicurezza e la condivisione sicura dei dati per garantire, tra l'altro, che i soggetti critici possano prevenire le perturbazioni, resistervi e superarle, rafforzando, in ultima analisi, la fiducia nelle tecnologie legate alla duplice transizione.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito web dedicato. Inoltre, la Commissione ha messo a disposizione dei cittadini una sezione “Domande e Risposte”.